Pur essendo differente per aspetto e dimensioni rispetto alla ben più nota Gravina di Matera, la Gravina di Picciano, “fiume fossile” scavato dall’acqua nel corso di milioni di anni, presenta attrattive e peculiarità che hanno concorso in maniera determinante a classificare l’intera area come suscettibile di protezione e, dunque, a pieno titolo, rientrante nel Parco della Murgia Materana. L’itinerario segue il bordo della gravina e, tra scorci panoramici mozzafiato, conduce alla Cripta del Peccato Originale che è stata definita la “Cappella Sistina” della pittura parietale rupestre, per l’intensità e la potenza espressiva dei suoi affreschi realizzati cinquecento anni prima di Giotto.

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