Quando le parole impresse sulla carta escono dal cuore il prodotto che ne deriva non può che essere qualcosa di speciale. Il profumo della terra, le mucche al pascolo, le feste di paese allietate dal suono della Fanfara, il mare d’inverno, la musica Rock sono solo alcune delle tantissime immagini che scaturiscono quando ci si immerge a capofitto nelle liriche di Domenico Di Mase, autore di straordinaria sensibilità e pacatezza, artista in grado di dilatare i confini del tempo e dello spazio e di offrirci una silloge dalla incomparabile poliedricità, una sorta di opera omnia dove protagonista assoluto è l’amore per la vita, per un mondo ricco di sfumature e di tesori che il poeta mette a disposizione, sciorinando con maestria delicate liriche.
Frammenti di terra e di magia” è la prima opera poetica di Domenico Dimase, sinora apprezzato scrittore di opere narrative che gli hanno fruttato vari premi a livello nazionale. E’una raccolta di liriche che coinvolge il lettore inebriandolo, avvolgendolo in un turbine di emozioni, sensazioni, sussulti. E su queste pagine che l’artista lentamente trascende se stesso, immedesimandosi in tutto ciò che vede con il suo sguardo ora nella natura, ora tra la sua gente, tra le note di una musica bandistica o tipicamente ritmica o insinuandosi nell’ intimo sentiero dell’animo umano.
Avventurandosi tra le pagine dell’opera si sperimenta l’inevitabile, l’imprevedibile, la magia di ritrovarsi come d’incanto su di una tavolozza di colori sulla quale il poeta ha riversato ogni più piccola sfumatura, estrapolato ogni più intima sensazione, dando vita ad una immensa scala cromatica. Il risultato che ne deriva è tangibile, concreto e si risolve in un mirabile affresco, che prende corpo imprimendo nei suoi tenui colori rendendoli indelebili, quei sentimenti di amore viscerale per la terra natale di Lucania, per la sua gente, le tradizioni, le sonorità che riecheggiano in ogni pagina, in ogni lirica, talora con evocazioni quasi onomatopeiche tra gli spazi di ogni singola riga, impregnando di sapori l’anima che ne traspare.
La raccolta espande il suo fascino discreto come fragranza, come essenza di una primavera che continuamente fiorisce, muore e rinasce in ciclica frequenza nel cuore del poeta, alimentata dall’abilità di saper leggere con gli occhi tra le mille sfumature della vita.
L’autore lascia talvolta spazio all’ironia che si affaccia sovente timida e sorniona scivolando leggera tra le pieghe dell’io collocandosi all’interno di un percorso variegato, completo, fortemente evocativo. La silloge non tralascia alcun particolare impegnando costantemente il poeta in una raffinata esposizione e coinvolgendo nel contempo il lettore in una gradevolissima lettura che non disdegna, rafforzandolo, il senso stesso della vita donandole pregnanza, valore aggiunto ed assoluto del quale non si può che condividerne l’essenza.
Conduce inoltre stimolandole, a profonde riflessioni su quel mondo che si spalanca davanti e dentro ad ognuno di noi in quello smisurato, personale paradiso che ciascuno può trovare semplicemente guardandosi attorno, posizionando lo sguardo poco più in là, della distanza del proprio naso, per scoprie quell’universo celato che possiede la forza di disvelarsi ai nostri occhi e di donarci nuova luce. Di aprire la vista, l’udito, ma soprattutto il cuore.

Euro 15,00   pag. 300
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