Abbiamo inteso scrivere questa lettera aperta per sottoporre alla vostra attenzione i problemi del settore turistico locale.
La scriviamo in qualità di soci dell’ associazione culturale SassieMurgia, da poco sorta ma già ben radicata sul territorio grazie all’entusiasmo e la passione che caratterizzano il nostro operato. Siamo guide turistiche ed escursionistiche, fotografi, esperti di marketing turistico e di appassionati conoscitori del territorio che operiamo costantemente per la valorizzazione e promozione dei tesori artistici e culturali dei Sassi e delle rarità naturalistiche del vicino Parco della Murgia Materana.

Nell’ultimo decennio la città ha vissuto uno sviluppo turistico notevole che, specie nell’ultimo periodo, ha dato un po’ di respiro all’asfittica economia locale funestata dalla crisi. Oggi sembra lontanissimo il tempo in cui i Sassi, abbandonati a se stessi ed in rovina, erano considerati simbolo di arretratezza ed una vergogna per l’Italia intera.
L’esperienza, sia essa personale o collettiva in quanto membri di un’ associazione, ci lascia intravedere una realtà in continuo movimento, ricca di stimoli e di occasioni di ulteriore sviluppo nella direzione, auspichiamo, di un turismo sostenibile e più attento alla qualità del prodotto offerto. Ciononostante, non possiamo non riscontrare che c’è ancora tanto da fare. Parecchie sono ancora le difficoltà in cui si dibatte il comparto turistico locale che si sono mostrate tanto più evidenti ai nostri occhi quanto più il settore cresceva e si sviluppava.
Desideriamo riassumerle brevemente di seguito per sottoporle alla vostra attenzione:

1.  Da più parti ormai si avverte l’esigenza se non di chiudere l’accesso delle auto ai Sassi, quantomeno di regolamentarlo.
Riscontriamo inoltre la mancanza di presidi dell’amministrazione comunale all’interno degli stessi, la qual cosa consente, in un quadro di pressoché  totale assenza di vigilanza, ad improbabili “promoter” (così furono definiti non molto tempo fa) in scooter di spadroneggiare nei Sassi.

2.  La Promozione del nostro patrimonio artistico, culturale e naturalistico è troppo frammentata: gli enti locali che se ne occupano, ciascuno secondo le proprie competenze e funzioni, non hanno sino ad ora cercato strategie unitarie di marketing turistico. Manca una cabina di regia che ne razionalizzi l’agire per una pianificazione condivisa di azioni di promozione mirate e diversificate.
A titolo di esempio potremmo ricordare i tanti calendari di eventi in città (“UnoTrentUno” realizzato dalla Provincia di Matera, “estate a Matera” realizzato dal Comune, “Parcomurgia Festival”): in primavera ed estate Matera pullula di eventi, nella restante parte dell’anno si offrono invece a turisti e visitatori ben poche occasioni per prolungare il soggiorno in città.

3.  La stagionalità dei flussi turistici che interessano la nostra città ed il fatto che vi si trattengano poco ( è il cosiddetto turismo “mordi e fuggi”), sono un serio ostacolo alla crescita del settore, non garantiscono reddito costante agli operatori nel corso dell’anno e scoraggiano investimenti di lungo termine. Va da sé che il turismo “mordi e fuggi” non va considerato “male assoluto”, in quanto rappresenta un segmento dell’offerta turistica, si vuol però sottolineare che il comparto turistico locale non può vivere solo di presenze “mordi e fuggi”.

4.  La cronica mancanza di infrastrutture e la carenza di servizi penalizza lo sviluppo turistico cittadino.
Ci chiediamo se, approssimandosi la stagione turistica, gli enti preposti riterranno opportuno intensificare le corse dei bus-navetta che collegano Matera con l’aeroporto di Bari Palese e viceversa. Auspichiamo inoltre che venga garantito il buon funzionamento dei servizi igienici pubblici sia nel Sasso Caveoso che nel Barisano. Ci piacerebbe inoltre sapere quando saranno visitabili gli ipogei di Piazza Vittorio Veneto e quando sarà fruibile il centro visite che dovrebbe sorgere al loro interno. Sarebbe inoltre importante riaprire, in tempi rapidi, l’ufficio informazioni turistiche di piazza Matteotti, da tempo allestito e dunque pronto a svolgere la propria rilevante funzione ma incomprensibilmente chiuso per motivi a noi ignoti.
Da ultimo, vorremmo conoscere il destino delle chiese rupestri dei Sassi, da troppo tempo oramai prive di gestione e quello dell’area attrezzata per la sosta dei camper, che nei piani dell’amministrazione comunale dovrebbe sorgere (quando?) nel rione Serra Rifusa, periferia nord della città.
Tutto questo, a nostro avviso, fa sì che a Matera, città patrimonio UNESCO dal 1993 e nota in tutto il mondo grazie alle numerose pellicole cinematografiche in essa realizzate nel corso degli anni, non si possa ancora parlare di “sistema turistico” organizzato. E non ci riferiamo a quelli presenti in realtà turisticamente parlando ben più evolute della nostra, ma ai Sistemi Turistici Locali di cui parla il Piano regionale turistico, approvato lo scorso anno.
Va da sé inoltre che una risposta parziale o, peggio ancora inesistente ai problemi citati sottrae credibilità alla candidatura della nostra amata città a capitale europea della cultura nel 2019.
Siamo dunque certi che saprete valutarli con competenza e oculatezza, convinti che tali istanze siano ampiamente condivise dagli operatori del settore proprio perché sono parte integrante dello stesso.

Grazie della vostra attenzione.

I soci dell’associazione culturale SassieMurgia

PER CONTATTI:
Luca Petruzzellis
tel. 320 4429909 – lucapetruzzellis@alice.it

 

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