sei-su-immagine-raffigurante-gea-mentre-racconta-il-sasso-caveoso-a-mirko-mencacciSassieMurgia e U.N.I.Vo.C. sezioni provinciali di Matera e Potenza ancora una volta insieme per garantire la fruibilità e accessibilità dei luoghi d’arte ai non vedenti. Lo scorso fine settimana, sabato 13 e domenica 14 agosto le guide professionali dell’associazione SassieMurgia hanno accompagnato in visita negli antichi rioni Patrimonio UNESCO Mirco Mencacci, tra i più noti e apprezzati montatori del suono italiani.
Diventato cieco da bambino a causa di un colpo di fucile partito accidentalmente, Mencacci avrebbe scoperto ben presto il proprio innato talento per la musica ed il suono e sviluppato un udito eccezionale che lo ha portato a essere un montatore del suono tra i più richiesti nel cinema italiano e internazionale. Ha realizzato e collaborato a più di 340 film, telefilm, documentari, cortometraggi e sonorizzazioni in ambito cinematografico e televisivo con registi come Michelangelo Antonioni, Nanni Moretti, Marco Tullio Giordana, Ferzan Ozpetek. Ha inoltre fondato un’etichetta discografica, la SamWorld, nota soprattutto agli appassionati di jazz. Alla sua vita è ispirato il film Rosso come il cielo che illustra le condizioni delle scuole speciali per non vedenti negli anni ’70. Accompagnato dai vertici delle sezioni provinciali U.N.I.Vo.C. di Matera e Potenza, oltre che dai ciceroni dell’associazione culturale materana, Mencacci, in Basilicata per partecipare all’edizione 2011 del Lucania Film Festival, ha espresso vivo apprezzamento per gli antichi rioni scavati nella roccia, in particolar modo per quella parte dei Sassi poco nota perché al di fuori dei circuiti turistici tradizionali.
“Sulla scorta di questa esperienza ed altre precedenti ad essa simili grazie alle quali abbiamo consentito ai nostri associati di conoscere i Sassi, le abitazioni scavate nella roccia, le chiese rupestri,” ha detto Pino Lanzillo, presidente U.N.I.Vo.C. sez. di Matera, “intendiamo concretizzare la realizzazione di un itinerario turistico per non vedenti negli antichi rioni Patrimonio dell’Umanità. Abbiamo già la disponibilità di SassieMurgia per la progettazione dell’itinerario, chiederemo presto alle istituzioni locali di sostenere concretamente il nostro progetto.”
Dal canto suo Mencacci si è dichiarato disponibile a suggerire idee per valorizzare la fruibilità dei Sassi attraverso le sonorità, magari al buio e ciò al fine di promuovere linguaggi alternativi di conoscenza dell’arte. La sperimentazione di percorsi guidati in tal senso, infatti, incuriosisce molto non solo le persone con disabilità visiva, ma anche chi voglia misurarsi con un diverso approccio all’estetica.